gran trofeo san mateo
ciudad de valladolid 1962
Questa estate, girovagando per mercatini nella città di Valladolid, mi sono imbattuto in un piccolo e simpatico opuscolo del 1962 relativo all'organizzazione di un trofeo che si sarebbe dovuto correre su un circuito cittadino nella città stessa. Il venditore mi spiegò che la gara non venne mai disputata anche se l'organizzazione, almeno dalle previsioni, sarebbe dovuta essere grandiosa.
Mi sono divertito, conoscendo molto bene la città, a ripercorrere e a fotografare le vie che avrebbero costituito il circuito. Il testo riportato in nero non è altro che la traduzione che ho fatto del libretto, quello riportato in rosso sono le mie note.
Mi sono divertito, conoscendo molto bene la città, a ripercorrere e a fotografare le vie che avrebbero costituito il circuito. Il testo riportato in nero non è altro che la traduzione che ho fatto del libretto, quello riportato in rosso sono le mie note.
presentazione
Quando, all'inizio del febbraio scorso (1961 n.d.r.) intraprendemmo il lavoro di riorganizzare il motoclub di Valladolid, ormai caduto in letargo, il nostro bagaglio non poteva essere più scarso: un pugno di soci sfiduciati e una targa di cauciù con scritto Moto Club e Valladolid.
Se non fosse stato sufficiente il nostro spirito di motociclisti per spingerci nel cammino dell'entusiasmo e per superare tutto questo, il nostro amor proprio di cittadini di Valladolid sarebbe bastato ed avanzato.
Il nostro impegno poteva contare su soggetti validi: i dispersi motociclisti di Valladolid, ansiosi di ritornare uniti, e il sostegno del pubblico verso questo emozionante sport.
Nel nome di questo pubblico, di questi sportivi, abbiamo chiesto alle nostre Autorità un sostegno, e questo ci venne concesso a mani piene (erano gli anni sessanta, allora il sostegno alle associazioni veniva offerto a mani piene, oggi a mani chiuse....cioè ti prendono a pugni).
Sono frutto del deciso interesse del pubblico, dell’entusiasmo degli sportivi, e dell’incondizionato aiuto delle Eccellentissime Autorità, le due prove di Moto Cross e la competizione di regolarità, che, in così poco tempo, sono state celebrate in Valladolid.
E, frutto di quelle generosissime sementi è anche questa prova di velocità, che, per la prima volta in molti anni, viene ad animare la nostra tradizionale “Feria” (e' la festa della città, che si svolge in settembre tutti gli anni. Tutti i cittadini e tutte le attività sono coinvolte nella manifestazione che dura ben 10 giorni, dove la città è letteralmente invasa dalle persone, dalla musica e da numerosissimi spettacoli. Ogni ristorante, taverna o bar organizza la propria casetta in legno sulla pubblica via per somministrare specialità locali a prezzi irrisori).
Da Voi abbiamo ricevuto la fiaccola e a Voi noi abbiamo dato l’animo per non farla spegnere; Vostro è, pertanto, questo PRIMO GRAN TROFEO SAN MATEO a cui noi oggi brindiamo con gratitudine.
La GIUNTA DIRETTIVA
Se non fosse stato sufficiente il nostro spirito di motociclisti per spingerci nel cammino dell'entusiasmo e per superare tutto questo, il nostro amor proprio di cittadini di Valladolid sarebbe bastato ed avanzato.
Il nostro impegno poteva contare su soggetti validi: i dispersi motociclisti di Valladolid, ansiosi di ritornare uniti, e il sostegno del pubblico verso questo emozionante sport.
Nel nome di questo pubblico, di questi sportivi, abbiamo chiesto alle nostre Autorità un sostegno, e questo ci venne concesso a mani piene (erano gli anni sessanta, allora il sostegno alle associazioni veniva offerto a mani piene, oggi a mani chiuse....cioè ti prendono a pugni).
Sono frutto del deciso interesse del pubblico, dell’entusiasmo degli sportivi, e dell’incondizionato aiuto delle Eccellentissime Autorità, le due prove di Moto Cross e la competizione di regolarità, che, in così poco tempo, sono state celebrate in Valladolid.
E, frutto di quelle generosissime sementi è anche questa prova di velocità, che, per la prima volta in molti anni, viene ad animare la nostra tradizionale “Feria” (e' la festa della città, che si svolge in settembre tutti gli anni. Tutti i cittadini e tutte le attività sono coinvolte nella manifestazione che dura ben 10 giorni, dove la città è letteralmente invasa dalle persone, dalla musica e da numerosissimi spettacoli. Ogni ristorante, taverna o bar organizza la propria casetta in legno sulla pubblica via per somministrare specialità locali a prezzi irrisori).
Da Voi abbiamo ricevuto la fiaccola e a Voi noi abbiamo dato l’animo per non farla spegnere; Vostro è, pertanto, questo PRIMO GRAN TROFEO SAN MATEO a cui noi oggi brindiamo con gratitudine.
La GIUNTA DIRETTIVA
piano del circuito
Durante il periodo di preparazione del Primo Gran Trofeo di San Mateo, una delle maggiori preoccupazioni della Commissione Sportiva del Moto Club di Valladolid fu la scelta del circuito dove si sarebbero dovute celebrare le gare.
Non era impresa facile, già che, a parte le ragioni di convenienza e di ordine pubblico, si pretese di escogitare un percorso che, pur offrendo al pubblico l’occasione di vedere e di comprendere tutte le emozionanti sfaccettature di questo spettacolare sport, fosse, nello stesso tempo, veloce per le moto e complicato per i piloti.
Non era impresa facile, già che, a parte le ragioni di convenienza e di ordine pubblico, si pretese di escogitare un percorso che, pur offrendo al pubblico l’occasione di vedere e di comprendere tutte le emozionanti sfaccettature di questo spettacolare sport, fosse, nello stesso tempo, veloce per le moto e complicato per i piloti.
partenza da paseo zorrilla
L’obiettivo venne raggiunto scegliendo un circuito di 2200 metri di lunghezza, che parte dall’inizio di Paseo Zorrilla, zona molto ampia e con un buon fondo stradale, dove la ripresa delle moto potrà essere occasione di vanto, seguendo la curva a sinistra, per entrare nel Paseo de Filipinos, e questo rettilineo, con fondo irregolare che si collega con la doppia curva (destra-sinistra) di Plaza del Colon (Cristoforo Colombo), a sua volta sbocca in un’altra doppia curva (sinistra-destra), per entrare nella Calle de Muro.(oggi il Paseo Zorrilla è una strada abbastanza trafficata a 4 corsie che divide il centro della città dal Campo Grande)
paseo de filipinos
Questa è la curva a 90 gradi a sinistra che permette di entrare nel Paseo de Filipinos
plaza del colon
Alla fine del Paseo de Filipinos evidentemente erano state create due curve che sboccavano nella Plaza del Colon, nome che le deriva dal monumento centrale dedicato a Cristoforo Colombo, che morì proprio a Valladolid nel 1506, in una umile casa situata in Plaza della Maddalena, oggi sede di un museo dedicato al grande navigatore.
L'imponente monumento fu creato nel 1891 dallo scultore di Siviglia, Don Antonio Susillo, e realizzata da Thiebaut Freres. Inizialmente era posizionata a Cuba nella Piazza della Cattedrale della capitale, dove rimase sino al 1889. Una volta persa la colonia sudamericana, il monumento venne smontato e tornò in patria per essere ricostruito dov'è tutt'oggi.il monumento rappresenta Colombo inginocchiato su una nave mentre regge una croce, il tutto sopra un grande globo dove appare la scritta "Non plus ultra" lacerata dall'artiglio di un leone.
L'imponente monumento fu creato nel 1891 dallo scultore di Siviglia, Don Antonio Susillo, e realizzata da Thiebaut Freres. Inizialmente era posizionata a Cuba nella Piazza della Cattedrale della capitale, dove rimase sino al 1889. Una volta persa la colonia sudamericana, il monumento venne smontato e tornò in patria per essere ricostruito dov'è tutt'oggi.il monumento rappresenta Colombo inginocchiato su una nave mentre regge una croce, il tutto sopra un grande globo dove appare la scritta "Non plus ultra" lacerata dall'artiglio di un leone.
calle de muros
Queste quattro curve consecutive, con vari cambi di fondo stradale, rappresentano la parte più pericolosa del circuito, dove l’abilità dei piloti la fa da padrone.
La Calle de Muro è il tratto dove le moto possono dare il massimo di se, già che la leggera curva a sinistra non è sufficiente a costituire una fonte di rallentamento.
Questa è Calle de Muros...in tutta sincerità è una strada di collegamento un po' insignificante, ma per dovere di cronaca e di completezza non ho potuto ometterla.
La Calle de Muro è il tratto dove le moto possono dare il massimo di se, già che la leggera curva a sinistra non è sufficiente a costituire una fonte di rallentamento.
Questa è Calle de Muros...in tutta sincerità è una strada di collegamento un po' insignificante, ma per dovere di cronaca e di completezza non ho potuto ometterla.
plaza de espana
Il passaggio sull’angolo di Calle del Perù, al lato sinistro del lampione, è un altro esame di abilità per i piloti: una curva sinistra-destra e nuovamente a destra per entrare nella Plaza de Espana.
Si gira totalmente attorno alla piazza (anche qui comanda il pilota!) e, con la doppia curva sinistra-destra, con ulteriore cambio di fondo stradale, si entra in Miguel Iscar, anche questa con piano stradale difficoltoso, però completamente diritta, che da occasione di osservare le moto nel loro pieno rendimento.
Questa è Plaza de Espana sede del mercato ortofrutticolo, con diversi palazzi risalenti all'inizio del secolo in fase di ristrutturazione. La domenica è sede di simpatiche mostre scambio con la presenza di alcuni artisti che vendono le loro opere pittoriche.
Si gira totalmente attorno alla piazza (anche qui comanda il pilota!) e, con la doppia curva sinistra-destra, con ulteriore cambio di fondo stradale, si entra in Miguel Iscar, anche questa con piano stradale difficoltoso, però completamente diritta, che da occasione di osservare le moto nel loro pieno rendimento.
Questa è Plaza de Espana sede del mercato ortofrutticolo, con diversi palazzi risalenti all'inizio del secolo in fase di ristrutturazione. La domenica è sede di simpatiche mostre scambio con la presenza di alcuni artisti che vendono le loro opere pittoriche.
calle manuel iscar
Questo è l'ultimo rettilineo che si ricollega con il Paseo Zorrilla. Questa strada è costeggiata da molti imponenti palazzi dell'inizio del secolo scorso, alcuni dei quali versano in stato di abbandono. Questa linearità è interrotta da un edificio più piccolo e molto più antico: la casa di Cervantes, oggi adibita a museo dedicato al più grande scrittore spagnolo. Il museo raccoglie al suo interno molti arredi del seicento spagnolo ,tendendo a ricreare gli ambienti dell'epoca.
plaza zorrilla
E, infine, un’altra tripla curva, nei dintorni del monumento dedicato a Zorrilla (Poeta e scrittore spagnolo dell’800), per uscire a pochi metri dall’arrivo. Anche in quest’ultima curva vedremo i piloti definire o affermare la propria posizione.
In conclusione, un circuito in accordo con i desideri del Moto Club, che permetterà il massimo splendore dei piloti e delle moto, e offrirà a Valladolid una prova di velocità che speriamo sarà indimenticabile.
Nella foto, oltre alla statua di Zorrilla, e ad una fontana circolare, che illuminata di sera è molto caratteristica, si può notare l'edificio moresco dove ha sede l'Accademia di Cavalleria. Purtroppo non è visibile il cambio della guardia che si tiene nel cortile interno, anche se, in precisi momenti del giorno è possibile udirlo.
In conclusione, un circuito in accordo con i desideri del Moto Club, che permetterà il massimo splendore dei piloti e delle moto, e offrirà a Valladolid una prova di velocità che speriamo sarà indimenticabile.
Nella foto, oltre alla statua di Zorrilla, e ad una fontana circolare, che illuminata di sera è molto caratteristica, si può notare l'edificio moresco dove ha sede l'Accademia di Cavalleria. Purtroppo non è visibile il cambio della guardia che si tiene nel cortile interno, anche se, in precisi momenti del giorno è possibile udirlo.
e le ombrelline?
Organizzazione impeccabile, ma, all'epoca, le "ombrelline" per i piloti le avranno prese in considerazione? Sarà un occasione per tornare a raccogliere informazioni!!!