BORGHETTO E LE COLLINE MORENICHE INSIEME AL GIGLEUR
Complice un eccezionale periodo settembrino, domenica 25, alcuni soci del Gigleur hanno deciso di percorrere le dolci colline che dividono Mantova dal Lago di Garda.
Il ritrovo, fissato per le 8.45 davanti al solito Dream Cafè, ha visto sei partecipanti sulle due ruote, oltre al prezioso e insostituibile Benito (dopo capirete il perchè) sul "furgone scorta"....lusso che il Gigleur si permette essendo i mezzi partecipanti non proprio di ultima generazione!!!
Il gruppo era così composto: Paolo su Falcone 500, Giancarlo su Guzzi gts 500, Andrea su Guzzino, Benito su Vespa quasi 50, Mario su Vespa 150 e Marco su Lambretta 150.
Dopo una leggera colazione, si sentiva nell'aria la voglia di partire e fu così che la lenta carovana si mise in cammino...Possiamo dire che sino a Mantova (raggiunta rigorosamente su strade secondarie da Ostiglia a Roncoferraro sino a Cadè) non si sono incontrati particolari problemi...ma semplici soste per la regolazione del foulard al collo o per aggiungere un ulteriore maglione al semplice giubbotto Gigleur.
Oltrepassata Mantova in direzione Roverbella, la Vespa 150 di Mario ha cominciato a manifestare alcuni problemi elettrici (la diagnosi avrebbe riferito: "bobina andata") che hanno obbligato, ma si sarebbe appreso in seguito, il nobile insetto al trasporto coattivo sul furgone/officina gestito da Benito.
Dopo alcuni chilometri, non vedendo, pertanto il furgone al seguito, il "sorridente" corteo fu costretto a fermarsi per capire il senso di tale mancanza....mai sosta fu più fatale alla Lambretta 150 che incurante del restauro appena subito decideva di cominciare una dura battaglia con il cavo dell'acceleratore (trasformando le dolci Colline Moreniche nel Monte Calvario. n.d.r.)....Tornando a Roverbella è importante sottolineare come il paese non fosse assolutamente menzionato sulle cartine prontamente stampate e fissate da Paolo (come un viaggiatore di spessore) sul serbatoio del Falcone....ma questo è solo l'inizio, in quanto a fine giornata il Benito motociclista avrebbe affermato "tra tutti i punti segnati in cartina non ne abbiamo attraversato neppure uno"....
Il ritrovo, fissato per le 8.45 davanti al solito Dream Cafè, ha visto sei partecipanti sulle due ruote, oltre al prezioso e insostituibile Benito (dopo capirete il perchè) sul "furgone scorta"....lusso che il Gigleur si permette essendo i mezzi partecipanti non proprio di ultima generazione!!!
Il gruppo era così composto: Paolo su Falcone 500, Giancarlo su Guzzi gts 500, Andrea su Guzzino, Benito su Vespa quasi 50, Mario su Vespa 150 e Marco su Lambretta 150.
Dopo una leggera colazione, si sentiva nell'aria la voglia di partire e fu così che la lenta carovana si mise in cammino...Possiamo dire che sino a Mantova (raggiunta rigorosamente su strade secondarie da Ostiglia a Roncoferraro sino a Cadè) non si sono incontrati particolari problemi...ma semplici soste per la regolazione del foulard al collo o per aggiungere un ulteriore maglione al semplice giubbotto Gigleur.
Oltrepassata Mantova in direzione Roverbella, la Vespa 150 di Mario ha cominciato a manifestare alcuni problemi elettrici (la diagnosi avrebbe riferito: "bobina andata") che hanno obbligato, ma si sarebbe appreso in seguito, il nobile insetto al trasporto coattivo sul furgone/officina gestito da Benito.
Dopo alcuni chilometri, non vedendo, pertanto il furgone al seguito, il "sorridente" corteo fu costretto a fermarsi per capire il senso di tale mancanza....mai sosta fu più fatale alla Lambretta 150 che incurante del restauro appena subito decideva di cominciare una dura battaglia con il cavo dell'acceleratore (trasformando le dolci Colline Moreniche nel Monte Calvario. n.d.r.)....Tornando a Roverbella è importante sottolineare come il paese non fosse assolutamente menzionato sulle cartine prontamente stampate e fissate da Paolo (come un viaggiatore di spessore) sul serbatoio del Falcone....ma questo è solo l'inizio, in quanto a fine giornata il Benito motociclista avrebbe affermato "tra tutti i punti segnati in cartina non ne abbiamo attraversato neppure uno"....
E' fu così che una volta giunto il furgone, che già aveva recuperato Mario, si procedeva allo smontaggio del copri manubrio per capire quale fosse il problema....cavo acceleratore sfilato....con 20 minuti di ritardo e la carovana poteva riprendere il suo cammino sino a Borghetto....dove tra accelerazioni impetuose e curve al limite il cavo acceleratore decideva di uscire nuovamente richiedendo un ulteriore apertura del coperchio manubrio. La sosta tuttavia fu propizia perchè consentì all'allegra brigata di ritrovare Giancarlo che nel frattempo era scomparso lasciando tutti perplessi sulle sue sorti....Ritrovato, pertanto, anche l'abile meccanico, il gruppo, all'unanimità (l'associazione Gigleur decide sempre a maggioranza) decideva di fare la "fondamentale" pausa pranzo, considerato che le prime richieste (lamentele per lo stomaco) erano già state avanzate da Andrea verso le ore 11.15....
Ritornando a Giancarlo bisogna dire che la felicità degli amici fu doppia, in quanto era proprio il primo che conosceva il ristorante dove si sarebbe dovuti andare a mangiare!!!
La trattoria in località Monzanbano offriva diverse specialità locali, e sotto l'ombreggiato porticato il gruppo di amici optava per un ricco menù, quale giusto ristoro alle "fatiche" matutine.
Il cavo acceleratore decideva nuovamente di sfilarsi....ma questa volta avrebbe dovuto attendere il pranzo del pilota...perchè a stomaco pieno si ragiona meglio!!!
Ritornando a Giancarlo bisogna dire che la felicità degli amici fu doppia, in quanto era proprio il primo che conosceva il ristorante dove si sarebbe dovuti andare a mangiare!!!
La trattoria in località Monzanbano offriva diverse specialità locali, e sotto l'ombreggiato porticato il gruppo di amici optava per un ricco menù, quale giusto ristoro alle "fatiche" matutine.
Il cavo acceleratore decideva nuovamente di sfilarsi....ma questa volta avrebbe dovuto attendere il pranzo del pilota...perchè a stomaco pieno si ragiona meglio!!!
Ovviamente, l'utilizzo della motocicletta richiede pranzi leggeri, pertanto si è optato per l'antipasto e il primo...scelta concretizzatasi in una serie di crostoni misti (funghi, formaggi, pomodoro ecc ecc) e un....ops... alcuni primi...fetuccine ai finferli, maccheroncini con lo stracotto...e, non contenti, fetuccine ai porcini. Reputando il dolce un po' pesante si è ripiegato su un rinfrescante sorbetto...caffè e ripartenza!!
Per correttezza è opportuno riferire che il gruppo non evitò di brindare agli assenti...che regolarmente invitati, avevano raduni e pranzi più importanti ai quali partecipare!
Dopo pranzo e dopo aver sistemato nuovamente il maledetto acceleratore della Lambretta e fatta scendere la Vespa che a detta di Benito, ma non di Giancarlo, "sembrava a posto"...si è ripartiti verso Castellaro Lagusello.
Durante la tappa l'acceleratore continuava a fare le bizze...e la Vespa...pure! Così Mario ormai abbattuto decideva di caricare definitivamente il mezzo sul furgone rassegnandosi all'idea di pagare il caffè per tutti, diversamente, il pilota della Lambretta per una questione di principio (e per non sottomettersi alla penalità del caffè) decideva di andare fino alla fine in sella (anche per non salire in furgone con Benito, che viaggia notoriamente senza aria condizionata!!!).
Il viaggio di ritorno ha visto un ritmo più blando dettato ormai dalle diverse ore passate in sella, percorso che ha visto un'unica e finale sosta a Revere per il caffè e un gelato rinfrescante. Anche l'ultima tappa, a conferma di quello che avrebbe detto Benito, fu raggiunta da due percorsi diversi, anche se alla fine tutti si ritrovarono felici e contenti!!
Pagate le penalità (Marco e Mario al 50%, visto che la Lambretta aveva messo del suo nell'allietare la giornata) tutti sono rientrati alle rispettive abitazioni felici e contenti.
E' stata una bella giornata all'insegna dell'amicizia!
E' possibile scaricare gratuitamente ( e ci mancherebbe!!!) gli itinerari :
Per correttezza è opportuno riferire che il gruppo non evitò di brindare agli assenti...che regolarmente invitati, avevano raduni e pranzi più importanti ai quali partecipare!
Dopo pranzo e dopo aver sistemato nuovamente il maledetto acceleratore della Lambretta e fatta scendere la Vespa che a detta di Benito, ma non di Giancarlo, "sembrava a posto"...si è ripartiti verso Castellaro Lagusello.
Durante la tappa l'acceleratore continuava a fare le bizze...e la Vespa...pure! Così Mario ormai abbattuto decideva di caricare definitivamente il mezzo sul furgone rassegnandosi all'idea di pagare il caffè per tutti, diversamente, il pilota della Lambretta per una questione di principio (e per non sottomettersi alla penalità del caffè) decideva di andare fino alla fine in sella (anche per non salire in furgone con Benito, che viaggia notoriamente senza aria condizionata!!!).
Il viaggio di ritorno ha visto un ritmo più blando dettato ormai dalle diverse ore passate in sella, percorso che ha visto un'unica e finale sosta a Revere per il caffè e un gelato rinfrescante. Anche l'ultima tappa, a conferma di quello che avrebbe detto Benito, fu raggiunta da due percorsi diversi, anche se alla fine tutti si ritrovarono felici e contenti!!
Pagate le penalità (Marco e Mario al 50%, visto che la Lambretta aveva messo del suo nell'allietare la giornata) tutti sono rientrati alle rispettive abitazioni felici e contenti.
E' stata una bella giornata all'insegna dell'amicizia!
E' possibile scaricare gratuitamente ( e ci mancherebbe!!!) gli itinerari :
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